Il persecutore interno relazionale (P.I.R.) ©AIPC2018 è quella persona che viene vissuta come l’ostacolo che si frappone tra la persona e la felicità/libertà. Il P.I.R. si può strutturare durante le relazioni primarie. Il P.I.R. è il pilota automatico delle relazioni interpersonali, sin dalla scelta del partner e quando si rivela, spesso è troppo tardi.
Le persone che hanno più probabilità di rivestire il ruolo di P.I.R. sono i genitori e i fratelli e sorelle oppure tutti i componenti della famiglia. Nelle relazioni secondarie, i partner, gli amici, i colleghi e i conoscenti possono essere oggetto delle proiezioni dei genitori o dei fratelli.
La dinamica del P.I.R. è emersa prepotentemente nei colloqui condotti dai professionisti volontari del Centro Presunti Autori di reati violenti, un dipartimento dell’A.I.P.C. (Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia) fondato a Roma nel 2007, con numerosi uomini ristretti presso alcune Case Circondariali italiane per reati violenti contro partner e familiari.
Un trauma complesso relazionale che li avrebbe fatti vivere come dei sopravvissuti fino alla raggiunta felicità/libertà dopo l’eliminazione della persona che per loro ha rappresentato “l’ostacolo”.
Nei colloqui presso le Case Circondariali con l’applicazione del protocollo A.S.V.S i professionisti volontari dell’A.I.P.C. fanno emergere con gli strumenti psicodiagnostici e psicofisiologici i vissuti traumatici e la conseguente disregolazione, e con l’approccio clinico integrato fanno rientrare l’attivazione dentro la finestra di tolleranza, uno strumento efficace ed efficiente per contenere la recidiva.
I professionisti volontari dell’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia un ETS fondato a Roma nel 2001, in particolare, del Dipartimento Centro Nazionale Delitti Familiari, fondato a Roma nel 2013, raccolgono dati pubblicati dalle tastate giornalistiche nazionali, nei primi sette mesi del 2024 è merso che circa il 9% degli omicidi commessi in Italia è stato commesso dai figli/figlie ai danni di un singolo genitore o di entrambi e circa il 3% dei tentati omicidi.
Il profilo più dettagliato dei figli/figlie autori di omicidi e tentati omicidi ai danni dei genitori è il seguente:
SESSO: nel 15% circa è una figlia e nll’85% circa è un figlio;
ETA’: nel 39% circa ha tra i 36 e i 53 anni;
AREA GEOGRAFICA: Nel 38% circa risiede nel Centro Italia.
L’A.I.P.C. organizza:
WEBINAR gratuito “VERSO UN’EZIOLOGIA DELLA VIOLENZA?” 19 Settembre 2024, ore 18:00/19.30 Su piattaforma GoToMeeting, per iscrizioni cliccare sul link: https://www.mastertraumarelazionale.it/2022/11/28/events-industry-council-announces-recipients-of-2022-global-awards/
MASTER in presenza, 100 ore – 50 ECM “VALUTAZIONE E TRATTAMENTO SCIENTIFICO INTEGRATO DEL TRAUMA RELAZIONALE E DEI DISTURBI PERSONALI E RELAZIONALI” per informazioni ed iscrizioni cliccare sul link: https://www.mastertraumarelazionale.it/
Eventi dedicati, in particolare, ai professionisti sanitari dei CAV dei CUAV e delle Forze dell’Ordine, a queste categorie nel MASTER sono riservati quattro posti e altrettante borse di studio.
Pillole AIPC dedicati alla Psicologia e alle Neuroscienze: Rubrica delitti familiari “FAMILICIDI primi sette mesi del 2024”. È possibile visionare il video-post cliccando sul link: https://www.youtube.com/shorts/Nc7-3-3j5w4
AIPC Editore © 2024. Riproduzione Riservata.
Articoli correlati