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Il 17 Ottobre 2024 dalle ore 09:00 alle ore 13:00 circa, si è svolto presso la Sala A. COCOLA della Questura di Roma il seminario gratuito “Trauma e violenza” organizzato dalla Questura di Roma – Ufficio Aggiornamento ed Addestramento Professionale e dall’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia. Al seminario hanno assistito circa cinquanta partecipanti tra operatori della Polizia di Stato e Professionisti e futuri professionisti della Salute. La sessione ha visto la partecipazione come relatori del Commissario della Polizia di Stato –  Ufficio Anticrimine della Questura di Roma dott.ssa Angela di Salvo, della Psicologa Psicoterapeuta ed esperta in psicodiagnostica dott.ssa Carmen Pellino, della giornalista dott.ssa Priscilla Rucco collaboratrice di varie testate giornalistiche e dell’A.I.P.C. e dello Psicologo psicoterapeuta e fondatore dell’Associazione Italiana Psicologia e Criminologia il dott. Massimo Lattanzi, della dottoresse in Psicologia  tirocinanti presso l’A.I.P.C. Giulia Marra, Martina Pericoli, Laura Nieddu e Marta Potenza.

I lavori iniziano con il saluto del dott. Franco Spinelli funzionario dell’Ufficio Personale – Sez. IV Aggiornamento ed Addestramento Professionale della Questura di Roma.

Ti senti molto attivat* quando provi una o più emozioni? Ti senti poco attivat* quando provi una o più emozioni? La ipo o iper attivazione si verifica in particolare nelle relazioni affettive? Se ti identifichi in questo breve profilo o rievoca un tuo conoscente, non rimandare, contattaci, senza impegno, per una valutazione psicofisiologica con il Biofeedback e/o un training di autoregolazione. È possibile iniziare un training con il Biofeedback anche se stai facendo un percorso di psicoterapia. Ogni seduta del training, in presenza, dura circa trenta minuti, ogni ciclo del training dura dieci sedute.  È previsto un contributo spese. Per prenotazioni il 3924401930 è attivo tutti i giorni comprese le festività natalizie dalle ore 12:00 alle ore 16:00.

Il primo intervento è quello della dott.ssa Angela Di Salvo, la dott.ssa introduce il tema dell’ammonimento per violenza domestica, nello specifico le nuove disposizioni in materia di misure di prevenzione per la violenza di genere, introdotte dalla legge 168 del dicembre 2023. La legge ha rafforzato l’ammonimento del Questore, estendendo la possibilità di richiedere tale misura non solo per atti persecutori, ma anche per il revenge porn. L’ammonimento è un provvedimento amministrativo che può essere emesso rapidamente, offrendo una tutela immediata alla vittima. Un’importante novità è che, se un soggetto ammonito reitera le condotte verso una vittima diversa, il reato diventa perseguibile d’ufficio, senza necessità di querela. Inoltre, il numero di reati che rientrano nella violenza domestica è stato ampliato, includendo violenza privata, violazione di domicilio, e danneggiamento. In caso di violenza domestica, l’ammonimento può essere emesso d’iniziativa dal Questore, senza la richiesta della vittima. È di fondamentale importanza che le forze dell’ordine redigano annotazioni dettagliate durante gli interventi, poiché queste permettono di agire tempestivamente. Il protocollo S.C.U.D.O. che prevede una relazione molto dettagliata qualora la lite rientrasse nella violenza domestica ha sostituito il protocollo E.V.A. La dott.ssa ha evidenziato la necessità di verificare se un soggetto è già stato ammonito in caso di nuova denuncia, in quanto questo può accelerare la procedura. Infine, la dott.ssa ha specificato la possibilità di revocare l’ammonimento dopo tre anni, a condizione che il soggetto abbia seguito un percorso rieducativo e non abbia commesso ulteriori reati. Tuttavia, sono attualmente pochi i soggetti che accettano di seguire questi percorsi di recupero, nonostante la possibilità di revocare l’ammonimento possa essere un incentivo.

Workshop Internazionale “Trauma Relazionali e Relazioni Violente” che si terrà il 25 novembre 2024 dalle ore 14:30 alle ore 17:30 presso la sala della Comunità Europea a Roma. La partecipazione è gratuita, i posti sono limitati e sarà rilasciato l’attestato di partecipazione. Per iscrizioni visitate il sito: www.workshoptraumarelazionalerelazioniviolente.it 

Prende poi la parola la dott.ssa Carmen Pellino, referente della diagnostica e ricerca dell’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia dal 2015. La dott.ssa descrive il suo lavoro che consiste nell’analizzare e valutare soggetti, utilizzando strumenti diagnostici. In questi anni, ho valutato 115 soggetti, 30 autori ristretti in alcune Case Circondariali, 16 presunti autori, 4 presunte autrici e 65 presunte vittime sempre di reati violenti contro la persona. È importante utilizzare il termine “presunti” perché non sempre c’è certezza che una persona sia davvero autore o vittima prima dei riscontri necessari. La dott.ssa Pellino descrive la componente psicodiagnostica del protocollo scientifico integrato A.S.V.S. che inizialmente prevede la raccolta di dati attraverso un raccordo anamnestico specifico strutturato dai professionisti volontari dell’A.I.P.C., successivamente la somministrazione di una batteria di test che valutano personalità, aggressività e affettività percepita. La dott.ssa descrive la batteria che è composta di test validati e standardizzati. La personalità, intesa come un nucleo stabile, può subire cambiamenti nel tempo, soprattutto a livello biologico, come nelle aree cerebrali deputate alla memoria e alla personalità, ad esempio l’ippocampo. I numerosi profili raccolti permettono, aggiunge la dott.ssa, di identificarne alcuni profili di personalità ricorrenti come quello evitante, antisociale, istrionico, narcisista, dipendente e negativista. I tratti narcisisti e dipendenti sono o particolarmente presenti. Alcuni profili sono presenti sia nei presunti autori che nelle presunte vittime di reati violenti, e spesso si manifestano insieme, come nel caso del profilo di coppia composto da una personalità di tipo narcisistico e una di tipo dipendente. La batteria psicodiagnostica permette di rilevare anche la trasmissione transgenerazionali, come il controllo genitoriale percepito e l’affettività ricevuta. Nel campione dei presunti autori, è frequente tracciare dei profili di personalità di tipo narcisista, antisociale e nagativista, le persone portatrici di tali profili percepiscono le relazioni interpersonali come rischiose e di conseguenza sviluppano, per proteggersi, comportamenti aggressivi. In particolare, i soggetti con tratti evitanti e negativisti tendono a isolarsi per paura di essere umiliati e/o rifiutati. Questa dinamica spesso è presente nel profilo dello stalker. Tra le presunte vittime il profilo di personalità che ritorna è quello di tipo dipendente. In altri casi è possibile evidenziare una dinamica in cui il presunto autore è meno attivo e la vittima è più attiva. In questa dinamica, il presunto autore può diventare dipendente dalla vittima, cercando in lei approvazione e conferma, la conseguente paura di perdere il controllo sulla relazione, può portare ad agire comportamenti conflittuali e aggressivi.

Ti senti molto attivat* quando provi una o più emozioni? Ti senti poco attivat* quando provi una o più emozioni? La ipo o iper attivazione si verifica in particolare nelle relazioni affettive? Se ti identifichi in questo breve profilo o rievoca un tuo conoscente, non rimandare, contattaci, senza impegno, per una valutazione psicofisiologica con il Biofeedback e/o un training di autoregolazione. È possibile iniziare un training con il Biofeedback anche se stai facendo un percorso di psicoterapia. Ogni seduta del training, in presenza, dura circa trenta minuti, ogni ciclo del training dura dieci sedute.  È previsto un contributo spese. Per prenotazioni il 3924401930 è attivo tutti i giorni comprese le festività natalizie dalle ore 12:00 alle ore 16:00.

Successivamente prende dunque la parola la dott.ssa Priscilla Rucco, responsabile della Cronaca nera di Vento Nuovo, collaboratrice di varie testate giornaliste e dell’AIPC. La dottoressa riporta una recente esperienza vissuta in un convegno tenuto da un magistrato che ha affermato che le vittime di violenza non si rivolgono più alle forze dell’ordine per mancanza di fiducia nelle Istituzioni. La dottoressa dichiara che potrebbe contribuire a creare confusione anche una comunicazione errata. La dottoressa prosegue narrando la sua esperienza di vittima di stalking e del rischio di diventare l’ennesima vittima di femminicidio. Il giorno dopo della denuncia la sua professionalità è svanita nel nulla, non era più presentabile. Questa è stata la prima riposta sociale alla sua denuncia e al suo coraggio. La mia sopravvivenza, continua la dottoressa, è dovuta al supporto psicologico. Bisogna finirla, incalza, di gerarchizzare la violenza, la violenza è grave in tutte le sue forme. Il mio primo tentativo di denuncia non è andato a buon fine il secondo sì. Finalmente è partita la procedura di querela. Bisogna collaborare, cooperare e fare informazione. La giornalista sottolinea che “La legge è quella che è!”, e continuando la sua testimonianza e riprendendo anche l’intervento della Dottoressa Pellino, conferma che le modalità manipolative utilizzate da un* compagn* narcisista, possono portare la persona che le subisce a dubitare di sé stess*. L’intervento della dottoressa Rucco si conclude evidenziando la necessità l’intervento di una rete efficace che sia a disposizione di tutte le persone.

Le presunte vittime di sesso maschile hanno il timore di non essere credute e quelle di sesso femminile, invece, si trovano con le spalle al muro data l’enorme presenza di denunce presentate, alcune delle quali possono dimostrarsi infondate. A conclusione dell’intervento della dott.ssa Rucco i partecipanti e i relatori si sono presi qualche minuto di pausa.

Workshop Internazionale “Trauma Relazionali e Relazioni Violente” che si terrà il 25 novembre 2024 dalle ore 14:30 alle ore 17:30 presso la sala della Comunità Europea a Roma. La partecipazione è gratuita, i posti sono limitati e sarà rilasciato l’attestato di partecipazione. Per iscrizioni visitate il sito: www.workshoptraumarelazionalerelazioniviolente.it 

Dopo la pausa prende la parola il dottor Massimo Lattanzi, Presidente dell’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia, che coordina insieme alla Dottoressa Tiziana Calzone.

Il dottor Lattanzi apre il suo intervento ringraziando i presenti e presentando l’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia, un ETS fondato nel 2001 formato da un’equipe multidisciplinare di professionisti volontari che si occupano della violenza in genere. Nel 2002 l’equipe dai professionisti volontari dell’A.I.P.C. fonda l’Osservatorio Nazionale sullo Stalking, nel 2007 fonda il primo centro di accoglienza e trattamento dedicato ai presunti autori di reati violenti contro la persona, dal 2012 l’equipe multidisciplinare entra in alcune Case circondariali (sezioni precauzionali) ed applica il protocollo scientifico integrato A.S.V.S. Dal 2012 nella Casa Circondariale di Roma, Rebibbia Nuovo Complesso Maschile – Sezione G9 e dal 2019 nella Casa Circondariale di Velletri,  Nuovo Complesso Maschile -Sezione 4B.

Il Dottor Lattanzi dedica qualche minuto alla presentazione del Workshop Internazionale “Trauma Relazionali e Relazioni Violente” che si terrà in data 25 novembre presso la sala della Comunità Europea a Roma. Per iscrizioni visitate il sito: www.workshoptraumarelazionalerelazioniviolente.it

Successivamente, il dottor Lattanzi fa visionare ai partecipanti un video realizzato dall’A.I.P.C. sull’ “Algoritmo della Violenza”, al video ha prestato la voce la Dottoressa Marta Potenza. Nel video è rappresentata graficamente la probabile dinamica che starebbe alla base della dinamica trauma relazionale (relazioni primarie), scelta del partner, violenza nelle relazioni secondarie e trasmissione intergenerazionale. Dopo la visione del video, il dottor Lattanzi sintetizza la differenza della quotidianità vissuta dalle persone traumatizzate e quella delle non traumatizzate: nel primo caso si vive una condizione di resistenza, nel secondo, la semplice esistenza. Nelle persone traumatizzate la quotidianità è dedita alla mera sopravvivenza della persona. Il dottor Lattanzi fa ascoltare una breve testimonianza vocale che descrive benissimo come il trauma relazionale nelle relazioni primarie, a seguito, ad esempio del lutto di un familiare e lo stravolgimento delle dinamiche familiari che seguono tale perdita possano generare nel bambino un vissuto di mancanza di attenzioni ed un’alta sensibilità all’abbandono, al rifiuto e al tradimento.

Il Dottor Lattanzi espone come i traumi relazionali non si riferiscono solo a situazioni di abuso ma anche a situazioni croniche di mancanza di cure ed attenzioni (trauma complesso) e come questi vissuti dal bambino possano presentare una correlazione, anche se non deterministica, con i disturbi di vario genere. Le relazioni affettive primarie sane, contribuiscono a favorire l’integrazione tra gli stati corporei, affettivi, emotivi e mentali. I bambini che subiscono traumi relazionali, diversamente, hanno la tendenza al pensiero a circuito chiuso, teso esclusivamente ad evitare pericoli e dolore. Questi vissuti, continua il dottor Lattanzi, potrebbero trasformarsi in ruminazione e/o rimuginio.  I traumi relazionali, possono configurare le relazioni interpersonali del bambino, queste potrebbero basarsi su strategie controllanti per permettergli, finalmente, di decidere quale posizione assumere nelle relazioni. Tali dinamiche sono ben descritte dal Triangolo drammatico di S. Karpman, che prevede tre polarità: Salvatore, con una strategia controllante accudente; Carnefice, con una strategia controllante punitiva; Vittima, con una strategia controllante sottomessa.

Le misurazioni neuroscientifiche e le esperienze cliniche hanno ampiamente dimostrato che le persone portatrici di un trauma relazionale complesso siano più a rischio di sviluppare dei disturbi rispetto ad altre persone e, in più, il trauma complesso traccia la traiettoria di sviluppo neuro-bio-psico-relazionale dell’individuo. Il protocollo scientifico integrato A.S.V.S. interviene sulle traiettorie tracciate dal trauma complesso relazionale.

Il dottor Lattanzi, continua la sua esposizione descrivendo brevemente il Sistema Nervoso Centrale per poi passare al Sistema Nervoso Autonomo Simpatico e Parasimpatico, alla Disregolazione Emotiva (Valori oltre la finestra di tolleranza), al Cervello basso o BOTTOM-UP e al cervello alto o TOP-DOWN, ai Disturbi Personali (di personalità), ai Disturbi Relazionali (come la scelta del partner e le disfunzionalità relazionali).

Il Dottor Lattanzi continua il suo intervento introducendo l’HRV, la variabilità della frequenza cardiaca. Dallo studio della variabilità della frequenza cardiaca è stato possibile identificare alcune bande di frequenza che tendono a correlarsi con l’attività del Sistema Nervoso Autonomo (dove l’attivazione simpatica porta ad una sovra regolazione del SNA, mentre l’attivazione della parasimpatica porta ad una sotto regolazione del SNA). Le metriche dell’HRV principali sono: High frequency power HF, Low Frequency Power LF e VLF: Very Low Frequency Power. A seguito dell’introduzione teorica, il Dottor Lattanzi riporta un esempio di misurazione ottenuta dal profilo psicofisiologico di un individuo tracciato con il protocollo A.S.V.S.

Ti senti molto attivat* quando provi una o più emozioni? Ti senti poco attivat* quando provi una o più emozioni? L’ipo o l’iper attivazione si verifica in particolare nelle relazioni affettive? Se ti identifichi in questo breve profilo o rievoca un tuo conoscente, non rimandare, contattaci, senza impegno, per una valutazione psicofisiologica con il Biofeedback e/o un training di autoregolazione. È possibile iniziare un training con il Biofeedback anche se stai facendo un percorso di psicoterapia. Ogni seduta del training, in presenza, dura circa trenta minuti, ogni ciclo del training dura dieci sedute.  È previsto un contributo spese. Per prenotazioni il 3924401930 è attivo tutti i giorni comprese le festività natalizie dalle ore 12:00 alle ore 16:00.

Il dottor Lattanzi invita al tavolo dei relatori la dott.ssa Pamela Saccaccio psicologa psicoterapeuta e Presidente dell’Associazione HAKUNA MATATA PSICO TERAPIA E PET THERAPY per introdurre il nuovo studio clinico che inizierà a fine ottobre. Lo studio clinico frutto della collaborazione tra A.I.P.C. e HAKUNA MATATA è inteso come approccio multidisciplinare alla disregolazione emotiva che prevede interventi psicologici, psicofisiologici e di Pet Therapy. Ha lo scopo di stabilire quanto la TAA (terapia assistita con animali) possa essere efficace anche come strumento di auto regolazione della disregolazione emotiva su un gruppo di giovani adulti volontari.

Lo studio si sviluppa in tre fasi. Il campione sarà composto da dodici soggetti con un’età compresa tra i venti e i trenta anni. Il giorno dedicato alle valutazioni e alle sedute sarà il lunedì pomeriggio. Lo studio inizierà il 28 ottobre 2024 e si concluderà il 31 marzo 2025. La sede dello studio clinico è Roma, Via Giorgio Baglivi 6. Piano terra. La partecipazione non prevede alcun contributo da versare e da ricevere ed in qualsiasi momento è possibile abbandonare lo studio. Chi fosse interessato può contattare il 3924401930 tutti i giorni dalle ore 12:00 alle ore 16:00 o inviare una mail a aipcitalia@gmail.com

Il Dottor Lattanzi conclude così il suo intervento e lascia la parola alla Dott.ssa Giulia Marra, tirocinante presso l’A.I.P.C., la quale espone il caso di una giovane donna che, come evento traumatico, ha vissuto l’abbandono da parte di un caregiver in età preadolescenziale, il suo profilo psicodiagnostico evidenzia un possibile profilo di personalità Narcisistico-Istrionico-Antisociale. Il profilo psicofisiologico tracciato con il Biofeedback identifica un’eccessiva attivazione del Sistema Nervoso Autonomo Simpatico, che si manifesta oltrepassando la finestra di tolleranza di iper-attivazione.

Successivamente prende la parola la Dott.ssa Martina Pericoli, tirocinante presso l’A.I.P.C, che espone il caso di un uomo adulto che ha vissuto come evento traumatico la morte violenta di un caregiver, seguita poi da maltrattamenti in famiglia e vissuti di deprivazione emotiva. Il profilo psicodiagnostico evidenzia un possibile una personalità Negativistico-Evitante-Antisociale. Il profilo psicofisiologico tracciato con il Biofeedback identifica un’eccessiva attivazione del Sistema Nervoso Parasimpatico che si manifesta oltrepassando la finestra di tolleranza di ipo-attivazione.

Ti senti molto attivat* quando provi una o più emozioni? Ti senti poco attivat* quando provi una o più emozioni? La ipo o iper attivazione si verifica in particolare nelle relazioni affettive? Se ti identifichi in questo breve profilo o rievoca un tuo conoscente, non rimandare, contattaci, senza impegno, per una valutazione psicofisiologica con il Biofeedback e/o un training di autoregolazione. È possibile iniziare un training con il Biofeedback anche se stai facendo un percorso di psicoterapia. Ogni seduta del training, in presenza, dura circa trenta minuti, ogni ciclo del training dura dieci sedute.  È previsto un contributo spese. Per prenotazioni il 3924401930 è attivo tutti i giorni comprese le festività natalizie dalle ore 12:00 alle ore 16:00.

Le Dottoresse concludono i loro interventi e lasciano la parola alle Dottoresse Marta Potenza e Laura Nieddu, ex-tirocinanti presso l’A.I.P.C., le quali descrivono la pubblicazione di prossima uscita denominata “Sedie Bianche”. La pubblicazione è liberamente ispirata agli incontri del III° ciclo di aggiornamento professionale organizzati dalla Questura di Roma e dall’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia essenzialmente presso la sede dell’AI.P.C.

Le Dott.sse Marta Potenza e Laura Nieddu invitano tutti alla presentazione della pubblicazione che ci sarà il 25 novembre 2024, Giornata Mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne, la presentazione sarà parte integrante del programma del Workshop Internazionale “Trauma Relazionali e Relazioni Violente” che si terrà appunto il 25 novembre 2024 dalle ore 14:30 alle ore 17:30 presso la sala della Comunità Europea a Roma. La partecipazione è gratuita, i posti sono limitati e sarà rilasciato l’attestato di partecipazione. Per maggiori informazioni visitare il sito: www.workshoptraumarelazionalerelazioniviolente.it

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