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L’ultima edizione del DSM-IV 1 propone, rispetto all’edizione precedente, di cancellare l’antico termine di Personalità Multipla – considerato a lungo adatto ad indicare il più completo ed emblematico fra i disturbi dissociativi della coscienza – e di sostituirlo con quello di Disturbo Dissociativo dell’identità. Invece che ad un essere umano con due o più personalità, la nomenclatura proposta dalla nosografia psichiatrica corrente ci invita dunque a pensare ad una identità dissociata, composta da due o più “stati di personalità” (personality states) fra loro diversi, e non integrabili nella memoria di sé. “Identità dissociata” è un ossimoro, mentre “personalità multipla” non lo è. La persona, infatti, come ci insegna l’etimologia, è una metaforica maschera apposta sull’Essere, cosicché non vi è contrasto di significati nel termine “personalità multipla”: questo indica semplicemente che, anziché una sola maschera per ogni corpo umano, l’Essere potrebbe assumere talora più maschere in riferimento ad un solo corpo. “Identità”, invece, si riferisce a ciò che non muta nel tempo, restando sempre uguale a sé stesso.

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È allora un ossimoro accostare due parole di significato opposto come “identità” e “dissociazione”: significato opposto, perché il concetto psicopatologico di dissociazione implica un continuo mutare fra stati diversi, inconciliabili fra loro – stati di personalità non reciprocamente integrati, che si susseguono nel tempo senza che il soggetto (corporeamente unitario) di tali mutamenti mentali noti la transizione e, spiegandosene i motivi ed i modi, superi appunto la dissociazione attraverso una sintesi sovraordinata. L’identità dissociata è dunque un’identità disidentica. Possiamo notare una particolare sottigliezza concettuale celata nell’apparente contraddizione in termini dell’ossimoro suggerito dalla nomenclatura del DSM-IV. L’ ossimoro “identità dissociata”, infatti, invita a considerare l’idea che l’identità personale non sia un dato originariamente unitario ed antologicamente primario, ma sia piuttosto il frutto di processi di associazione fra subunità, parti di personalità o stati mentali fra loro diversi. Se questo processo di associazione (ovvero di integrazione, organizzazione o sintesi) per qualsiasi ragione fallisce, allora è possibile che il risultato del fallimento sia appunto, talvolta, l’identità dissociata.

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Trauma e Dissociazione

Secondo l’autore, la dissociazione è un disturbo che si manifesta quando i processi associativi della coscienza falliscono a causa di esperienze traumatiche. In particolare, il Disturbo Dissociativo dell’Identità (DID) è il risultato di una mancata integrazione delle diverse parti della personalità, che si sviluppa in seguito a traumi intensi, spesso subiti durante l’infanzia. Una letteratura psicopatologica ormai abbondantissima non lascia dubbi sul fatto che vi sia una relazione fra esperienze traumatiche e disturbi delle funzioni integratrici della memoria, della coscienza e dell’identità; di che natura sia, esattamente, questa relazione appare però tutt’altro che facile da definire. Infatti, non sempre l’esperienza traumatica conduce ad un disturbo serio e durevole di tali funzioni integratrici (dissociazione), e reciprocamente non tutti i pazienti che soffrono di disturbi dissociativi della coscienza riportano esperienze traumatiche. L’esagerata fiducia riposta da alcuni clinici sulla stretta correlazione fra dissociazione e trauma ha condotto alcuni pazienti con disturbi dissociativi a credere, per l’influenza dello psicoterapeuta, di essere stati vittime di traumi (abusi sessuali o altri maltrattamenti da parte di familiari) che in effetti non si erano mai verificati.

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L’infondata convinzione di alcuni pazienti, di essere stati vittime nell’infanzia di traumi dimenticati – convinzione sviluppatasi in seguito della spiegazione dell’origine traumatica di tutti i disturbi dissociativi fornita da psicoterapeuti inavvertiti – è nota come sindrome della falsa memoria. Per traumi non intendiamo solo casi di violenza fisica o sessuale, i quali spesso vengono riportati dalle testate giornalistiche o sui social media, ma anche episodi di trascuratezza da parte di uno o entrambi i genitori, violenza psicologica, assistere a episodi di violenza domestica, separazioni da figure importanti per il bambino/a, lutti ed eventi naturali catastrofici (es. terremoti, incidenti, maremoti ecc.). Come i traumi che possono avvenire in età adulta, anche i traumi infantili possono derivare da eventi ed episodi esterni circoscritti o da una lunga serie di eventi traumatici ripetuti nel tempo: nel primo caso si parla di traumi circoscritti, nel secondo caso invece si parla di traumi multipli prolungati nel tempo (AA.VV  2021).

La teoria dell’attaccamento e la ricerca successiva forniscono una base per la comprensione dei meccanismi con cui si può produrre, oppure non produrre, dissociazione in conseguenza ai traumi, e persino per comprendere come la dissociazione possa essere effetto non solo di traumi direttamente subiti, ma anche dell’interazione priva di maltrattamenti con un genitore che soffra di traumi non elaborati.

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Il concetto di dissociazione implica un disgregamento dell’unità della coscienza e dell’identità. Questo avviene quando la coscienza non riesce a creare una sintesi integrativa degli stati di personalità differenti, il che porta a esperienze di frammentazione della coscienza. È interessante notare che il termine “identità dissociata” è considerato un ossimoro dall’autore, poiché l’identità si riferisce a qualcosa di stabile, mentre la dissociazione indica una condizione di cambiamento continuo e incoerente.

Bibliografia

Giovanni Liotti “Trauma e Dissociazione alla luce della teoria dell’attaccamento”, 2005 https://www.atquerivista.it/wp/wp-content/uploads/pdf/atque_20-21_6.pdf

AA.VV, Dissociazione, memorie traumatiche e somatizzazione nel DBP (prima parte), AIPC EDITORE, 2021. https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2021/07/23/dissociazione-memorie-traumatiche-e-somatizzazione-nel-dbp-prima-parte-dissociation-traumatic-memories-and-somatization-in-bpd-first-part/

AA.VV, Dissociazione, memorie traumatiche e somatizzazione nel DBP (seconda parte), AIPC EDITORE, 2021. https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2021/07/30/dissociazione-memorie-traumatiche-e-somatizzazione-nel-dbp-seconda-parte-dissociation-traumatic-memories-and-somatization-in-bpd-second-part/

AA.VV, I traumi infantili: parte seconda – trauma during childhood: second parte, AIPC EDITORE, 2021. https://www.traumaeviolenza.it/2021/05/25/i-traumi-infantili-parte-seconda-trauma-during-childhood-second-part-2/

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